Libri a confronto V. Il faccia a faccia proposto dagli studenti di L3

BAJANI-VASTA : RACCONTARE I DESTINI UMANI

  • Un bene al mondo, Andrea Bajani, Einaudi, Torino, 2016, 16,50€, pp. 144
  • Spaesamento, Giorgio Vasta, Laterza, Bari, 2010, 9,50€, pp. 128

Andrea Bajani e Giorgio Vasta, due scrittori italiani contemporanei, vivono entrambi a Torino. Il primo ci racconta la storia del « Dolore » in quanto fantasma dell’infanzia in un ambiente poetico-favoloso. Il secondo rincasa in Sicilia per dare un’occhiata alle rovine post-Berlusconi.

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Un bene al mondo racconta l’infanzia del protagonista, il cui nome non viene rivelato. È scritto sotto forma di favola per bambini. La storia inizia con la solita frase: “C’era una volta”. Dall’inizio, il narratore svela al lettore che la storia non sarà del tutto favolosa. Infatti, il tema principale del romanzo è il sentimento di dolore che appare in quanto personaggio eponimo: il Dolore. Assume l’aspetto di un cane che segue il protagonista dappertutto. La personificazione radica il romanzo in un mondo poetico col quale il protagonista interagisce attraverso il Dolore. Fra i temi affrontati: il legame con i genitori, l’infanzia, il primo amore, il passaggio all’età adulta, le perdite d’identità… Un bel romanzo di formazione da non perdere!

 

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Invece Spaesamento è la storia di un ritorno. Il protagonista rincasa a Palermo, sua città natale, per tre giorni di vacanza. Descrive i cambiamenti della città dalla sua infanzia. Diventato forestiero in paese, descrive con una lingua realistica, nonché funzionale, la banalità della vita, fatta di particolari insignificanti. Realizza una sorte di indagine antropologica, ambientata nel 2010, alla fine degli anni di Berlusconi a capo dello Stato italiano. Tutto sembra confluire verso la medesima figura come se l’Italia fosse stata totalmente stordita da essa. Così, dopo il Cavaliere, dopo che il mondo è cambiato, che sono scomparsi i bar nel centro storico di Palermo, riappare la necessità di un pensiero autonomo. Si tratta in realtà di una Sicilia bella e perduta in preda alla necessità di continuare a vivere. Un panorama affascinante, benché un po’ negativo.

I due romanzi sono legati dal senso di estraneità sviluppato dai protagonisti.  Nel corso delle storie, i protagonisti non riconoscono più i loro posti preferiti. Persi nel mondo, perdono la loro identità. Nel primo caso, si impara a diventare adulti, malgrado il « Dolore ». Nel secondo, riscattato il ricordo, si riconquista il paese della propria infanzia con l’osservazione e si ricollega la vita quotidiana con il mondo.

Vi consigliamo di seguire il cammino poetico del Bajani. Ci rimanda sempre al principio della vita e ci meraviglia! Alla nostalgia del Vasta preferiamo la vitalità del Bajani.

Paul-Amour Jouanaud

 

 

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